giovedì 27 dicembre 2012

I nuovi disturbi alimentari



Le problematiche connesse ai disturbi dell’alimentazione rappresentano da molto tempo un problema sociale di enorme impatto, soprattutto in quest’ultimo periodo, nel quale l’aumentare delle cattive abitudini alimentari e i più gravi disturbi del comportamento alimentare stanno subendo un preoccupante aumento, come evidenziato dall'ultimo report dell’American Academy of Pediatrics. Accanto alle patologie più note, come anoressia e bulimia, la comunità scientifica sta rilevando alcuni atteggiamenti rischiosi che potrebbero trasformarsi in veri disturbi. Come sottolineato dal professor Marcello Giovannini, presidente di Milanopediatria 2012, questi atteggiamenti “possono essere considerati l’esasperazione di comportamenti promossi dalla società, quali il ‘mantenersi in forma’ che, in soggetti predisposti, rischiano di trasformarsi in disturbi alimentari”. Per questa ragione, è importante essere a conoscenza di queste nuove realtà per poterle prevenire e affrontare al meglio.

mercoledì 5 dicembre 2012

La violenza sulle donne


Ultimamente è stata celebrata la giornata contro la violenza sulle donne, un fenomeno divenuto ormai dilagante e che, nel nostro paese, ha raggiunto cifre impressionanti, specie, per quanto riguarda gli omicidi a danno del genere femminile: si pensi che dall’inizio dell’anno, le donne uccise sono circa 114. In realtà, ciò che è fondamentale considerare è quella violenza che non arriva ai “disonori”della cronaca, ma che è oltremodo frequente e di cui le donne sono vittime silenziose e, il più delle volte, speranzose nel credere che si tratti di episodi contingenti, che non si ripeteranno più. Nella maggior parte dei casi ciò non si verifica.

sabato 1 dicembre 2012

IL CERVELLO PLASTICO: come si modella nell'arco di vita

-->
    A cura del Dott. Luca Natalizio
La plasticità del cervello è una delle più grandi scoperte della neurobiologia. Osserviamo come viene modificato il nostro cervello in base ai nostri comportamenti. Decine di migliaia di persone in tutto il mondo devono lasciare il lavoro a causa di un disturbo noto come “infortunio da logorio ripetuto” (Rsi); a rischio sono coloro che devono eseguire ripetutamente gli stessi movimenti con le mani e con le braccia centinaia o addirittura migliaia di volte al giorno. Uno dei pericoli è che l’attivazione costante degli stessi raggruppamenti di cellule crei una spaventosa rete di connessioni che può diventare così dominante nella piazza neuronale da spazzar via altri insiemi di connessioni necessari per altri movimenti. Tutto questo sta a significare che il nostro cervello è modellato dal lavoro che facciamo.

venerdì 16 novembre 2012

Depressione Perdita del lavoro e Resilienza



Depressione Perdita del lavoro e Resilienza


“La Speranza ha due bellissimi figli: Sdegno e Coraggio. Sdegno per le cose come sono e Coraggio per cambiarle.” 
(Sant’Agostino)

Uno dei temi sociali più discussi di questo ultimo decennio italiano è quello della disoccupazione dilagante che affligge il nostro mondo lavorativo ad ogni livello e settore, travolgendo giovani e anziani. Concretamente la perdita maggiore alla quale immediatamente si pensa in ogni caso è quella della sicurezza economica. Questo a livello pratico è senza dubbio vero, ma non è l’unico problema che le persone si trovano ad affrontare. La salute psico-fisica dell’individuo è messa a repentaglio ed il costrutto di Benessere Sociale elaborato a fine anni ’90 ci fornisce vari elementi su cui riflettere.
Per Benessere Sociale di una persona intendiamo  gli effetti delle relazioni sociali dell’individuo su se stesso e sul suo funzionamento all’interno della società (Keyes, 1998; Larson, 1993).
Sebbene da una parte la società moderna si rende sensibile ed interessata alle tematiche legate al benessere psicologico e psicofisico, dall’altra non costruisce le condizioni necessarie affinché tale benessere sia da tutti raggiungibile.
Ciò a causa dei ritmi serrati di vita e della scarsa attenzione riconosciuta allo sviluppo di un’interiorità integra e completa, in cui siano presenti le necessarie abilità che permettano ad ogni individuo non soltanto di raggiungere un consapevole e solido senso del sé e dei propri obiettivi, ma anche e soprattutto di sviluppare gli strumenti necessari ad affrontare efficacemente le prove della vita.

giovedì 8 novembre 2012

PUO’ ESISTERE LA COMUNICAZIONE NON VERBALE SU INTERNET?


La maggior parte degli studi precedenti suppone che la comunicazione mediata dal computer  manca di spunti di comunicazione non verbale.
Tuttavia, gli utenti di Internet hanno ideato e imparato ad usare le emoticon per aiutare le loro comunicazioni.
Le emoticon o smile sono faccine schematizzate, anche con segni di interpunzione, nate per il bisogno di esprimere un’emozione.

venerdì 26 ottobre 2012

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI: STRATEGIE DI APPRENDIMENTO NEGLI ALUNNI CON DSA


I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) interessano il 10-16% della popolazione scolastica italiana, sconfinando così da una problematica individuale ad una problematica sociale. Dopo un lungo percorso è stata emanata dal parlamento Italiano la Legge n. 170 dell’ 8 ottobre 2010  “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”  riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA).