A cura del Dott. Carlo Cinquerrui
I
DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) interessano il 10-16% della
popolazione scolastica italiana, sconfinando così da una problematica
individuale ad una problematica sociale. Dopo un lungo percorso è stata emanata
dal parlamento Italiano la Legge n. 170 dell’ 8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico” riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA).
La Legge dispone dell’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata, adottando
una metodologia e una strategia educativa adeguate attraverso l'introduzione di
strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonche' misure dispensative da alcune prestazioni non
essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere, infine prevede
adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli
esami di Stato e di ammissione all'universita' nonche' gli esami universitari.
In
questa direzione un passo importante era stato già fatto con la Circolare Ministeriale del 2004 (Prot
4099/A del 5.10.2004), che consente e promuove l'uso dei cosiddetti strumenti
compensativi e dispensativi qualora ci si trovi di fronte un alunno con DSA
(Disturbi Specifici di Apprendimento);
Gli
strumenti compensativi e dispensativi incarnano il concetto di integrazione
scolastica e superamento delle differenze individuali.
Per
qunanto riguarda gli strumenti compensativi, non sono altro che accorgimenti
più o meno semplici per superare una difficoltà che ostacola il raggiungimento
di un obiettivo: l'idea di fondo è la stessa di quella che è alla base
dell'abbattimento di una barriera architettonica.
Per
esempio: se l'alunno con Disturbi Specifici di Apprendimento non ha memorizzato
l’alfabeto, è possibile fargli visionare le lettere che non ricorda con
appositi cartelli o tabelle anche quando già la totalità della classe non usa
più questo tipo di supporto; con questo accorgimento, l'alunno ha possibilità
maggiori di un successivo apprendimento rispetto ad un isolamento conoscitivo.
Tale tecnica ovviamente può essere utile con qualsiasi tipo di apprendimento,
per sempio: le tabelline, le figure geometriche, i giorni della settimana ecc.
Gli
strumenti dispensativi, come dice la stessa parola, esonerano l’alunno
dell’effettuare quei compiti che risultano essere ancora non del tutto
acquisiti e che avrebbero un peso non banale sulla valutazione. L’evitamento
della difficoltà non deve essere frainteso come “fuga” ma come una strategia di
apprendiemnto che lavora per micro-obbiettivi. Tale modalità evita all’alunno
il sentimento di incapacità nel confrontarsi con gli altri ed essere giudicato
dove è più debole e fragile, preservandolo da problematiche emotive più serie.
Per
esempio, se il bambino non riesce a scrivere correttamente, si valuta in un
tema il contenuto e non la forma, se non sa ancora leggere scorrevolmente, si
può evitare di farlo leggere ad alta voce in classe, ecc.
In
questi ultimi anni si sta osservando un grande incremento di case editrici che
stanno cercando di adeguarsi a questo nuovo modo di vedere la scuola, non più eslusivo ma inclusivo.
Il
loro contributo è fondamentale per l’apporto delle tecnologie informatiche
pernsate ad hoc per la scuola che incarnano al meglio il concetto di strumento
compensativo. Alcuni di questi possono essere: software specifici, sintesi
vocale, audio registratore o lettore MP3, vocabolario multimediale,
enciclopedia informatica multimediale libro parlato, testi scolastici con CD
ROM, allegati testi in PDF (biblio AID), programmi di video-scrittura.
Prossima sfida in questo campo sarà quella da parte degli specialisti del settore (psicologi,psicoterapeuti) di amplificare ed intensificare il flusso di informazioni verso la scuola rispetto alle tematiche trattate qui, proponendo iniziative di formazione per insegnanti genitori ed alunni.
Prossima sfida in questo campo sarà quella da parte degli specialisti del settore (psicologi,psicoterapeuti) di amplificare ed intensificare il flusso di informazioni verso la scuola rispetto alle tematiche trattate qui, proponendo iniziative di formazione per insegnanti genitori ed alunni.
RIFERIMENTI
NORMATIVI
- Circolare Ministeriale prot. 4099/A del 5 ottobre 2004 "Iniziative relative alla Dislessia"
- Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010.
- LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170. Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
BIBLIOGRAFIA
- Giacomo Stella ( a cura di), “La dislessia. Aspetti clinici, psicologici e riabilitativi” Franco Angeli, 2002.
- Cornoldi C. (a cura di), "I disturbi dell'Apprendimento", Il Mulino, Bologna, 1991.
Davvero interessante! Chissà come risponderà a questa sfida il nostro rattoppato sistema pubblico dell'istruzione???
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